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Innovazione Culturale

Come si valuta una buona idea? 29-30 novembre: due giorni di Innovazione Culturale

  • 29 Novembre 2016
  • 9:30

Non può nascere una buona impresa senza una buona idea, ma quando una buona idea può avere un futuro? I 30 team selezionati per la terza edizione di Innovazione Culturale sono a un passo dal loro primo debutto: il 29 e 30 novembre, dopo i discorsi di apertura di due ospiti d’eccezione, Achille Orsenigo e Matteo Caccia, ogni gruppo dovrà presentarsi di fronte a una giuria composta da esponenti del mondo dell’impresa, della cultura, delle istituzioni e del digitale, che valuterà i progetti dei partecipanti e stilerà una prima graduatoria. La due giorni sarà condotta da Filippo Solibello.

Dare un feedback efficace a un’impresa culturale in formazione è complesso quanto importante. Ogni team sarà valutato a partire da quattro categorie: utilità, sostenibilità economica, fattibilità e replicabilità. In altri termini, perché una buona idea sia anche futuribile deve servire, concetto tutt’altro che banale e che spesso rischia di non essere adeguatamente approfondito in fase di progettazione. E, se è utile a qualcosa o a qualcuno, è necessario che abbia anche una sostenibilità economica e che sia concretamente realizzabile. Infine, un progetto è solido quando ha in sé le basi per la propria replicabilità, è applicabile su larga scala, non si esaurisce dopo la sua prima attuazione.

Il tavolo della giuria accoglierà ospiti di altissimo livello: Francesco Casoli (Fondazione Casoli), Giulia Cogoli (Festival della Mente), Paolo Costa (twletteratura), Silvia Fantoni Filippini (direttrice di Mediazione, nuovi media e ricerca sul pubblico del Museo d’arte di Indianapolis negli Stati Uniti), Irene Manzi (parlamentare, ex vice sindaco e assessora alla Cultura, al Turismo e al Centro Storico presso il Comune di Macerata), Emanuela Zaccone (TOK.tv); Alessio Bertallot (conduttore radiofonico e televisivo, cantante e dj), Raimondo Brandi (TeatroXcasa), Marco Ferrario (Bookrepublic), Enrica Pagella (direttrice Polo Reale di Torino), Bartolomeo Pietromarchi (direttore Maxxi Arte), Maria Sebregondi (co-founder Moleskine), Roberto Stringa (Fondazione Corriere della Sera).

A loro si aggiungeranno gli studenti selezionati all’interno del progetto LAIV di Fondazione Cariplo: Serena Bertoldi e Samuele Ghiraldini (Istituto Falcone di Gallarate) e Giulia Sergi, Silvia Urbani e Simone Carlucci (Liceo Adealide Cairoli di Pavia) che potranno così aggiungere al loro bagaglio di apprendimento il coinvolgimento in prima persona nel processo di formazione di una nuova impresa culturale.

L’incontro previsto per fine novembre rappresenta la seconda tappa di Innovazione Culturale, un cammino arrivato quest’anno alla terza edizione e reso possibile da un ricco ecosistema che conta al suo interno diversi partner del mondo dell’innovazione, della cultura e della creatività: Cariplo Factory, Fondazione Fitzcarraldo, BASE Milano, Make a Cube, TAG Innovation School, POLIdesign di Milano, Bookrepublic, Meet the Media Guru, cheFare.

Sono tutti pronti al primo debutto all’insegna dell’innovazione culturale, e voi?

L’appuntamento è a BASE Milano, il 29 e 30 novembre. Per il dettaglio su candidati e partecipanti, sono on line i programmi delle singole giornate: Due giorni di Innovazione Culturale.