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Come PortArti… in scena per la città. Le strade si riempiono di musica, teatro e video

Il 28 e il 29 maggio il centro storico di Bergamo ha ospitato PortArti, il festival culturale con spettacoli teatrali e musicali, organizzato e realizzato dagli studenti dei Licei Lussana, Sarpi e Mascheroni

  • 18 Luglio 2016

Il primo Festival che presenta gli studenti alla città, per promuovere l’inserimento delle arti performative nelle scuole e poi portarle nel mondo, perché musica, video e teatro sono linguaggi capaci di offrire ai giovani gli strumenti per collaborare, confrontarsi e comunicare la realtà che li circonda.

PortArti è stato ideato e realizzato dagli studenti del Liceo Lussana di Bergamo, coordinati da Tommaso Totaro e in collaborazione con gli alunni del Sarpi e del Mascheroni.

Le sue radici conducono al lavoro intenso e articolato, cominciato a dicembre con il Project Work LAIV di Fondazione Cariplo, da cui è nato dopo soli 5 mesi l’evento del 28 e 29 maggio, una due giorni che ha portato nel centro di Bergamo spettacoli e workshop teatrali, video e band giovanili, il tutto all’insegna della partecipazione studentesca.

Prima parola chiave: “autonomia”. Come dice Tommaso Totaro, “i professori hanno aiutato molto, però l’organizzazione effettiva è tutta a carico degli studenti.

Seconda parola chiave: “partecipazione, applicata e favorita su tre livelli: all’interno della scuola, portando gli studenti a partecipare attivamente non solo ai laboratori teatrali organizzati con il progetto LAIV, ma anche all’organizzazione di un festival, dalla sua progettazione alla realizzazione finale; a livello interscolastico, agevolando la collaborazione tra giovani di tre scuole diverse che insieme hanno dato vita a PortArti; a livello cittadino: gli studenti hanno animato le piazze e le strade del centro storico di Bergamo per intrattenere i suoi abitanti raccontandosi attraverso video, musica e teatro, per “portare l’arte”, come dice il nome del festival, dalla scuola al mondo.

L’incontro tra le scuole e le arti performative ha generato un’esperienza unica, che ha portato i ragazzi a vivere la scuola in modo nuovo, aprendo le sue porte al mondo esterno per dare vita a un profondo scambio tra giovani, insegnanti, educatori, operatori e territorio. LAIV è stato il motore di un percorso di apprendimento e di crescita che ogni studente porterà sempre con sé per agire nella comunità.