Il cinema e la sua piccola grande rivoluzione distributiva: nasce Movieday, la prima start-up italiana che permette agli amanti del cinema di scegliere la loro pellicola senza rinunciare al grande schermo
"E a chi dice che la sharing economy rappresenta una nuova forma di dominio, rispondo che la preferisco nettamente a quella del capitalismo. Sono certo che farà molti meno danni e porterà molti più benefici, con un positivo impatto politico e sociale."
- 18 Luglio 2016
Prima di tutto, le presentazioni: chi è Antonello Centomani?
Il cinema e l’innovazione sono le mie passioni, da sempre. Durante l’università in lettere, a Napoli, ho avuto la fortuna di gestire una sala d’essai per qualche anno a partire dal 2004, e da subito ho iniziato a sperimentare nuove soluzioni tecnologiche, lanciando nel 2007 la mia prima start-up innovativa culturale, quando ancora non esistevano. Si trattava di un’App per i sottotitoli in sala, sviluppata ma mai portata sul mercato – un’impresa durata quattro anni in cui ho commesso tutti gli errori possibili e immaginabili. Il mio primo magnifico fallimento.
Movieday è la prima piattaforma web in Italia e di pubblicazione per il cinema indipendente che offre al suo pubblico la possibilità di organizzare proiezioni nelle sale cinematografiche: ci racconti come funziona? Cosa devo fare se voglio vedere un film utilizzando la vostra piattaforma web?
Tutti su Movieday.it possono creare un evento. Basta scegliere un film, un cinema, un giorno e un’ora. Se viene raggiunta una soglia minima di prenotazioni, la proiezione è confermata. Da un lato, dunque, è uno strumento per singoli soggetti che vogliono organizzare proiezioni per i propri scopi culturali e ricreativi. Da un altro lato, Movieday è paragonabile a uno strumento di “self publishing” che consente a piccole e medie produzioni di autodistribuirsi nelle sale cinematografiche di tutta Italia.
La vostra start-up permette quindi allo spettatore di selezionare una pellicola già presente nel catalogo on line, ma c’è di più: Movieday può diventare uno strumento per i registi italiani che, nonostante premi e riconoscimenti, non sono riusciti a trovare una distribuzione per il loro film. È il caso di Unlearning, che con voi è riuscito letteralmente ad autodistribuirsi a costo zero, in 100 sale in giro per l’Italia, e registrando oltre 50 sold-out. Qualcuno ha parlato di “rivoluzione distributiva”: ti va di raccontarcela?
Movieday risponde ai bisogni del nuovo panorama produttivo. Perché c’è uno tsunami di contenuti digitali, circa 50.000 l’anno, che ovviamente non possono essere gestiti dalla tradizionale rete dei 50 distributori presenti in Italia. Una piattaforma tecnologica come Movieday invece automatizza i processi, connette contenuti e pubblico, fa incontrare offerta e domanda consentendo a chiunque di entrare direttamente in contatto con i propri spettatori.
Movieday regolamenta l’incontro delle singole istanze tramite accordi condivisi, trasparenti e uniformi per tutti, secondo le ormai comuni logiche sottese alle piattaforme di economia collaborativa, come Airbnb e BlaBlaCar, basate sulle nuove tecnologie “sociali” dell’informazione e della comunicazione, per l’incontro, la condivisione e lo sfruttamento di infiniti bisogni e desideri.
E a chi dice che la sharing economy rappresenta una nuova forma di dominio, rispondo che la preferisco nettamente a quella del capitalismo. Sono certo che farà molti meno danni e porterà molti più benefici, con un positivo impatto politico e sociale. D’altronde lo abbiamo già sperimentato diecimila anni fa, con le comunità pre-agricole, dove tutto era condiviso, anche la gestione della prole, senza possesso, dove tutto era fatto per il bene della comunità e non del singolo.
Hai definito il tuo gruppo di lavoro come un “A-team in cui non esistono capi, collaboratori, dipendenti, poteri e rapporti di forza, ma solo forza dei rapporti, ognuno con le sue responsabilità e funzioni”. Ci presenti gli altri membri della squadra?
L’innovazione riguarda tutte le componenti di un’impresa, non solo i prodotti-servizi che offre. In quanto rappresentanti di una piattaforma di economia collaborativa, la parità, la condivisione, il bene comune non possono non ispirare il nostro A-team!
Il team operativo con cui ho l’onore di lavorare tutti i giorni a Milano è composto da:
Paolo Nepi – Il contabile – è cofounder e responsabile finanziario. Le sue doti amministrative insieme alla passione e formazione di Filmmaker hanno dato un contributo indispensabile alla creazione e al mantenimento quotidiano dell’impresa, che oggi compie 2 anni.
Lucrezia Foscari – La moglie di Spock – è campaign manager. Ha portato una grande esperienza e capacità operativa nella promozione e comunicazione del cinema.
Andrea Borrelli – L’uomo che disegnava troppo – è responsabile della comunicazione. La sua formazione in Economics and Management for Arts, Culture, Media and Entertainment e la sua creatività sono elementi preziosi per Movieday.
In altre latitudini ci sono: da Roma Alessandro Aniballi – Lo svuotacantine – responsabile del catalogo film; tra Roma e gli States, praticamente alle Azorre, Maya Breschi – Trafficante internazionale di film – si occupa dei rapporti con l’estero. Da Torino, Alessandro Molina e Puria Nafisi, di Axant.it – Il Software Team che lava più bianco – sono responsabili dello sviluppo tecnologico della piattaforma.
Infine, sono stati determinanti due soci fondatori, ora advisor:
Stefano Perna, vecchio amico e sodale, ricercatore esperto di new media, ha condiviso con me la prima e buia parte dell’avventura imprenditoriale, quando nessuno ci crede, per intenderci.
Vittorio Mastrorilli, esercente di 2 sale cinematografiche con cui abbiamo fatto le prime sperimentazioni.
Movieday è presente in 120 cinema di tutta Italia, da Bolzano a Catania: come procede la collaborazione con le sale? Come hanno accolto il vostro progetto?
Siamo solo all’inizio, ma le sale continuano a crescere, entusiaste già dei primi risultati. Grazie a Movieday stanno conquistando nuovo prezioso pubblico, e i loro margini di occupancy e d’incasso stanno aumentando.
Cosa bolle in pentola? Quali novità possiamo aspettarci per i prossimi mesi?
Stiamo sviluppando il lato promozionale dei film per aumentare le possibilità di sfruttamento, tramite una figura professionale inedita nel panorama italiano del marketing e della distribuzione cinematografica: i Film Campaigner.
I Film Campaigner progettano, gestiscono e promuovono campagne di proiezioni-evento nelle sale cinematografiche italiane tramite Movieday, sfruttando al massimo le potenzialità della piattaforma con l’ausilio di strumenti tecnologici e assistenza dedicata. Sono singoli professionisti o imprese di diverso tipo, come agenzie di comunicazione, pubblicitarie, di consulenza, riviste web, altro, che daranno un volto alla domanda di mercato, trasformandola in pubblico reale con bisogni e modalità di consumo specifici.